C’era una volta un paesello
piccolo piccolo nel centro di Roma, al quinto piano di un palazzo vicino a Via Veneto.
Il paesello era popolato da
soggetti di diversa natura, orchi, megere, goblins e chi più ne ha più ne metta
e nonostante il diverso grado di follia e asocialità, l’equilibrio nel paesello
più o meno si reggeva.
Un giorno di Settembre arrivò nel
paesello un nuovo personaggio, la piccola Sgualdry.
Costei era una ragazzetta di 25
anni, alta un metro e dieci, ma con il nasino all’insù, lo sguardo impertinente
e due tette esagerate.
Nonostante le megere presenti nel
paesello fossero infinite volte più belle, intelligenti, raffinate della
piccola Sgualdry, si sa che la novità ha più appeal della routine, per cui si
assistette ad un aumento del grado di scimunimento della popolazione maschile
del paesello.
La megera più cattiva di tutte, Asma,
trovava la presenza di Sgualdry intollerabile, perché non ne sopportava l’impertinenza,
le arie da smorfiosa, ma soprattutto l’approccio con il sesso opposto che
inevitabilmente passava per un canale univoco: il flirt sessuale.
Dopo i primi giorni di
rivoluzione, la povera Asma e le amiche megere, scelsero la via dell’indifferenza e tutto per qualche
mese si risolse in uno stato di tregua armata.
Giunse Dicembre e con lui l’attesa del Santo Natale.
Sgualdry, accettata nel paesello
solo per svolgere un compito di qualche mese, si apprestava a terminare la sua
esperienza al quinto piano, di quel palazzo, proprio dietro a Via Veneto.
Il Capo di Sgualdry, si aggirava
per le vie del paesello, narrando ai passanti: Sapete, Sgualdry il prossimo
venerdì ci lascia, ahimè ahimè.
Accadde però un fatto.
La settimana precedente al
commiato di Sgualdry, si svolse l’annuale festino natalizio nel paesello.
Tra fiumi di alcol, cibo scadente
e gente molto rilassata, accadde il miracolo. Il miracolo di Natale.
La piccola Sgualdry, fasciata di
fintapelle e truccata da drag queen, con mossa atletica si è lanciata sul
Grande Capo nel bel mezzo dei baccanali.
Incurante del paesello che
guardava, incurante dei giudizi, incurante della morale.
Quella notte la piccola Sgualdry
si è adoperata alla causa. E a quanto pare si è adoperata bene, poiché MIRACOLO!!!!
Contratto rinnovato, gente meritevole perculata e la dignità della donna
moderna che si va a fare un viaggetto nello scarico del cesso.
PS: ‘ste cose manco negli anni ’50.