Non lo so che mi prende, ma
ultimamente sono infastidita.
È un fastidio generalizzato,
universale, si innesca con poco, si innesca per tutto.
E allora per esorcizzare, per
cacciare via questo fastidio, forse è il caso di spurgare in questa sede.
Ecco, ora sono una vipera e
sprizzo veleno.
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Mi detesto. Arriva la primavera ed io mi
detesto.
Se potessi
liposucchiarmi anche l’anima lo farei. I NUMEROSISSIMI peccati di gola finora
nascosti da lana e piumini stanno per essere esposti, alla luce del sole.
Mi sono iscritta
in palestra da qualche mese, ma sempre troppo tardi per essere fighissima già a
Maggio. E poi arrivano i pollini, ed io
mi trasformo in una creatura smoccolante e dalla pelle irritata, sento solo il
bisogno di fazzolettini e chilate di Gentalyn Beta da spalmarmi sulla faccia,
invece mi tocca pure uscire e sembrare addirittura presentabile.
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Iniziano i primi caldi e la gente sui mezzi
comincia a puzzare di ascella stagionata 24 mesi.
L’inverno è
stato tutto un susseguirsi di individui che a colazione al posto dei cornetti
si mangia teste d’aglio…ora è tempo delle docce mancate, del deodorante
considerato accessorio opzionale, delle sudate da stalla, ed io soffro tanto.
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Mi sento ostaggio dei turisti, delle vecchie e
delle donne con i passeggini.
Non passa giorno
in cui un gruppazzo di turisti non mi calpesti con le loro valigie del cazzo,
in cui una vecchia non mi prenda a gomitate sulle costole per pesare la verdura
prima di me al supermercato, in cui una mamma con il passeggino non mi faccia
pestare tutte le merde lato marciapiede perché sul marciapiede vero e proprio
ci deve passare lei con passeggino a seguito.
Sì, non sono
politically correct, ma che vi devo dire.
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Il mio senso estetico è seriamente messo alla
prova. Donne, mettetevelo in testa, non potete mettervi addosso quello che vi
pare e piace.
Ultimamente è
tutto un prolificare di donne polpacciute con ballerine improponibili, accompagnate
sovente da calze 15 denari bianche. Perdinci, bianche.
La ballerina è di
per sé una scarpa difficile, se hai caviglie e polpacci da wrestler allora
lascia perdere, perché davvero, non è il caso. E anche se il caso lo fosse, ma perché
ti compri le ballerine di plastica viola/fucsia/turchese con le peggio patacche
appiccicate sopra?
E quando non è
una ballerina, allora il mio senso estetico viene seriamente offeso dal piede
zozzo e cicciuto della turista di turno, che non si sa per quale insano motivo,
si deve girare tutta Roma in INFRADITO. Voglio dire, se hai deciso di
distruggerti la schiena cazzi tuoi, ma la vista dei tuoi piedacci mi deve
toccare per forza?!? Io dico di no.
Infine, non so
nelle altre città, ma a Roma le adolescenti si vestono come in Beverly Hills
90210. Santissimo Iddio è tornata la moda anni ‘90, ed io mi sento come quando
da ragazzina cessona guardavo Non è la Rai dopo scuola: un misto di fastidio e
invidia.
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L’incubo della gita fuori porta.
Mi sento massimamente
a disagio per questo fatto qui.
È tempo di
weekend lunghi e di giornate più o meno belle. E allora se non vai al mare/al
parco/al museo aggratisse/al borghetto medievale fuori Roma, sei il più stronzo
di tutti.
E allora mi sa
che rientro in quest’ultima categoria.
Odio la gente in
metro figuriamoci in questi contesti bucolici che può succedere, contesti in
cui l’unica opzione desiderabile è stare in santa pace con pochissimi eletti.
A pasquetta mi
sono fatta una fila di 40 minuti per prendere un fottutissimo gelato da
Giolitti. Oh, 40 minuti. Non si contano sulla mano le cose che avrei potuto
fare in quei 40 minuti con maggiore soddisfazione e appagamento.
Insomma: mala
tempora currunt.
Cercasi rimedi
durevoli ed efficaci.